Durante la seduta del Consiglio Comunale del 28 aprile 2025 è stato approvato il rendiconto annuale di entrate e spese dell’anno 2024. L’approvazione è un mero fatto formale perché di base il bilancio è redatto dalla struttura. Il consiglio approva un documento le cui spese si riferiscono ormai a tempo passato.
La discussione è stata però utile per mettere in evenienza, dopo un’approfondita relazione da parte dell’Assessore alle Finanze spesso dilungata nei metodi e meno sulla sostanza, alcuni elementi importanti.
Anzitutto il risultato del bilancio 2024 vede un saldo positivo di oltre 1.200.000 € il che per Ragogna è un fatto rilevante. Si poteva dunque valutare di investire già lo scorso anno alcune di quelle risorse per attività di manutenzione o a supporto della comunità.
Analizzando nello specifico alcune macrovoci, ad esclusione di quelle per la gestione dell’ente e delle attività ordinarie, emerge come il sostegno alle attività collaterali del Comune non sia uniforme. Lo scorso anno sono stati investiti oltre 60.000 € per il comparto della “cultura” (ovvero dei temi della grande guerra), 18.000 € allo sport, 23.000 € all’ambito sociale, soltanto 2.000 € per il turismo e 0 € per lo sviluppo economico commerciale.
Considerando un avanzo disponibile di otre 860.000 €, al netto di altri impegni già presi, sicuramente c’erano risorse disponibili da stanziare. Esempio per la manutenzione: strade, parchi, aree pubbliche datate. Ma anche per supportare associazioni e comitati comunali o ancora attivare nuovi progetti di sviluppo turistico – economico – commerciale.
Il nostro gruppo si è astenuto dal voto considerato quanto espresso. Visto anche che la gestione comunale è stata svolta da due amministrazioni differenti, seppur l’Assessore alle Finanze sia stato il medesimo.
Variazione sul bilancio anno corrente
Approvato da parte della sola maggioranza il rendiconto, dopo è stata presentata un’importante variazione sul bilancio 2025. Vengono recepite nuove entrate derivanti da varie voci, tra cui: utilizzo di parte dell’avanzo dell’anno precedente (532.000€ su 1,2 milioni); contributi e altri ricavi (come affitto per antenne); rialzo delle entrate derivanti da tasse comunali.
Allo stesso modo dispone di pari uscite che per le voci più rilevanti potremmo sintetizzare in questo modo. Rettifiche al ribasso compensi amministratori e segretario, estinzione mutui, spese generali e manutentive, incarichi e supporto ufficio tecnico, progetto San Pietro pedonale per 675.000€. Spese polizia locale per 15.000€; spese scuola e scuolabus per 225.000€; spese cultura per 9.000€. Urbanistica per 176.000€; spese rifiuti per 306.000€; altre minori per 15.000€.
A fronte di un’esposizione di tutta la variazione particolarmente pedissequa di tutte le voci e poco chiara all’attenzione dei cittadini, abbiamo richiesto alcune precisazioni. Le richieste non sono state specifiche di piccole voci come discusso da parte dell’altro gruppo di opposizione bensì sono state considerate quelle variazioni che si dovrebbero, almeno in teoria, basare su una strategia.
Nello scorso consiglio avevamo richiesto di destinare l’introito dell’affitto delle antenne installate nei pressi del campo sportivo a beneficio di quella realtà, con manutenzioni sullo spazio, investimenti o supporto alle associazioni operanti. Questa richiesta non è stata accolta dalla maggioranza che ha destinato la nuova entrata nel cumulo di tutte le spese.
Le nostre considerazioni
La situazione dell’ufficio tecnico permane complessa e incompleta e di conseguenza è necessario acquisire il supporto del personale esternamente quindi dedicando costi importanti per il comune. Non sono previsti, nonostante una variazione di circa 1.000.000 €, nuovi progetti a sostegno di commercio locale, cultura ed eventi, turismo e sviluppo. La manutenzione di strade e asfalti viene limitata a casi molto specifici e con l’ausilio di contributi già precedentemente individuati senza l’avvio dei lavori.
Dalle nostre richieste e considerazioni è emerso che non vi sono ulteriori spazi di manovra per nuovi investimenti in quanto la maggioranza, o meglio l’Assessore ha blindato l’avanzo disponibile rimanente considerandolo come accantonato e non utilizzabile, per mantenere 500.000 € da parte in caso di necessità. Chiara e corretta la volontà di avere delle scorte ma sicuramente si potrebbero investire ulteriori risorse per il sostegno e rilancio della comunità. I portafogli restano blindati e di questo non avevamo dubbi.
Il voto del nostro gruppo è stato l’astensione.